Budapest: tra scorci di città, concerti ed abbandono.



Quando, Con chi, Mezzi, Alloggio: dall’8 al 17 Agosto 2010, dolce metà e amici (5 persone in totale), aereo, appartamento in zona centro.

Costi: Catania-Milano Malpensa a/r (80€), Milano Malpensa-Budapest (120€), appartamento per 9 notti (100€ a persona), biglietti per 2 giorni di Festival (45€ al giorno, l’abbonamento a tutti i 7 giorni del Festival costava 140€), più spese varie tra pasti, metro e souvenir dello Sziget. La moneta in Ungheria è il fiorino per adesso, coesistente con l’euro: un euro corrisponde più o meno a 280 fiorini ma è sempre soggetto a cambiamenti. Il mio consiglio è non usare mai gli euro ma fare il cambio valuta.

Perché proprio lì? Per lo Sziget Festival, e per confutare o meno se Budapest è una delle città più belle d’Europa.

Must imprescindibili: Parlamento, Ponte delle Catene, Piazza degli Eroi e Parco del Millennio, Chiesa di S.Stefano, Castello di Buda e dintorni, Bagno termale Széchenyi ma ce ne sono anche di più antichi e quindi particolari (oltre che rilassanti), Castello di Vajdahunyad, un giro dell’isola Margherita che essendo piccola si percorre facilmente a piedi ed è un’ampia zona verde, Museo della metropolitana di Budapest.

I facoltativi: Bioparco, Mercato coperto.

Errori da non commettere: Budavàri Labirintus, è un museo ricavato in antiche zone sotterranee che dovrebbe incutere timore ma così non è stato.

Vale la pena ritornarci? Sì, a condizione di campeggiare allo Sziget Festival per gustarlo appieno. E casomai con qualche altro giro occasionale della città.

Cosa metto in valigia? Qualche felpa conviene averla, fa generalmente più freddo nonostante la stagione.

Varie ed eventuali: per avere informazioni più dettagliate sul festival andare su: http://www.szigetfestival.it/

Cosa ho imparato e scoperto:
Se dovessi descrivere la capitale ungherese usando tre parole, queste riassumono bene l’idea che mi son fatta di questa città, con il suo ricco passato ed il suo incerto progresso.
Girovagando per le vie principali e non, dove ad un tratto potevi alzare gli occhi ed inaspettatamente notare piccoli pezzi di storia e di cultura incastonati tra i palazzoni moderni, pensavo a quanto questa città fosse straordinariamente bella e allo stesso tempo poco valorizzata: splendidi edifici sono spesso lasciati a loro stessi.
Attraversare il Ponte delle Catene (il più antico della città) di notte a piedi è suggestivo, così come ammirare tutto il panorama dell’illuminatissima Budapest notturna. Ed è una delle poche cose che è possibile fare dopo le 21: gli ungheresi cenano (e pranzano) presto, non puntando moltissimo sull’intrattenimento del turista medio in cerca di locali e discoteche.  Ci è andata male anche coi jazz club, indicati nella nostra guida come imperdibili e confermatoci anche da un passante musicista. Ma credo che possa aver inciso il fatto che fossimo lì durante l’esodo agostano. E anche a causa dello Sziget Festival.
Non sapete cos’è lo Sziget Festival? E’ il motivo per cui sono andata a Budapest! Vi starete ancora chiedendo cos’è: ebbene, è uno dei festival musicali più grandi esistenti, definito anche “la Woodstock d’Europa”. Si svolge ogni anno in questa città raccogliendo i generi musicali più disparati (dal rock al metal al reggae al pop e molti altri) e dando la possibilità a tutti di campeggiare all’interno del festival a prezzi abbordabilissimi. Insomma, una full immersion nella musica e nel divertimento, nel vero senso della parola. Sono sette giorni di concerti no stop (letteralmente eh, dalla mattina alla sera) all’interno dell’isola di Obuda (una delle due isolette di Budapest), dove puoi ascoltare i tuoi gruppi preferiti e poi decidere di farti un giro tra gli stand e i mercatini, mangiare, bere una birra con gente che viene da ogni parte del mondo, dilettarti con qualche consolle nell’area game, ballare all’aperto e startene nella tua tenda. All’apparenza può sembrare tutto molto caotico, ma posso garantire che nonostante le tante attività e il grande numero di persone è tutto estremamente organizzato. E’ una città nella città: questo fa sì che, essendo tutta la manifestazione concentrata nell’isola, il resto di Budapest non risenta in nessun modo di così tante presenze.
Un altro ottimo motivo per scegliere lo Sziget Festival, oltre all’atmosfera di festa che si respira, è la presenza di più gruppi di importanza internazionale nello stesso luogo e negli stessi giorni, se non addirittura uno dopo l’altro! Questo permette di spendere enormemente di meno che vederli singolarmente e di conseguenza di poterne ascoltare di più di quanto si farebbe normalmente. Facendo riferimento allo Sziget che ho vissuto durante l’estate scorsa, ho potuto vedere i Subsonica, i Muse e gli Iron Maiden in due giorni. Mica male.
Tirando le somme, Budapest merita di essere visitata ma senza aspettarsi di essere nell’ombelico del mondo e, soprattutto, andate durante lo Sziget Festival! Un modo per unire un viaggio culturale a momenti di puro divertimento.

Voto complessivo: 8
Laura 


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